Cos’è Puter
Puter è un sistema operativo “internet-basato”, open source e self-hostabile, che mira a portare sul web — accessibili da qualsiasi dispositivo via browser — funzionalità tipiche di un ambiente desktop, cloud e storage personale simultaneamente.
In altre parole: immagina un desktop virtuale, un sistema operativo web, dove puoi avere i tuoi file, le tue applicazioni, i tuoi strumenti, tutto gestito da te (o dal tuo server) anziché affidarti esclusivamente a servizi esterni proprietari.

Caratteristiche principali
Ecco alcune delle caratteristiche che rendono Puter interessante:
- È open-source e rilasciato sotto licenza AGPL-3.0, il che significa che chiunque può usarlo, modificarlo e ospitarlo, ma con obblighi di condivisione.
- Può essere usato come:
- cloud personale per conservare file, applicazioni e giochi in un posto sicuro, accessibile da qualunque dove.
- piattaforma per costruire e pubblicare siti web, web-app, giochi.
- alternativa a servizi tipo DropBox, Google Drive, OneDrive, con un’interfaccia e caratteristiche proprie.
- Self-hosting: puoi clonare il progetto, installarlo sul tuo server o dispositivo, configurarlo e gestirlo da solo. Le istruzioni sono fornite nel repository.
- Tecnologie: gran parte del codice è JavaScript (~93% secondo le statistiche), con piccole parti in TypeScript, CSS e HTML.
- È pensato per essere rapido, estendibile, e gestire una esperienza simile a un OS desktop ma via browser.
Installazione & utilizzo
Per chi volesse provarlo, queste sono le modalità disponibili:
- Clonazione e sviluppo locale:
git clone https://github.com/HeyPuter/puter cd puter npm install npm startQuesto dovrebbe avviare Puter in locale, ad esempio all’indirizzohttp://puter.localhost:4100(o altra porta libera). - Via Docker: ci sono istruzioni anche per lanciare il tutto con Docker, montando volumi per configurazioni e dati.
- Una volta installato, puoi ospitare Puter sul tuo server e iniziare a usarlo come cloud personale / desktop web.
Perché può essere utile
Alcuni motivi per cui Puter può risultare interessante:
- Se vuoi controllo totale sui tuoi dati: invece di affidarti a servizi cloud di terze parti, puoi ospitare tu il sistema.
- Se ti piace l’idea di un desktop web accessibile da qualsiasi dispositivo: smartphone, tablet, laptop.
- Se sei uno sviluppatore e vuoi sperimentare con architetture cloud, sistemi distribuiti, web-os: il progetto è ampio, molte parti, buona base per esperimenti e contributi.
- Se cerchi una alternativa open source per storage, applicazioni web e desktops virtuali.
Criticità e punti da considerare
Naturalmente, nessun progetto è perfetto, e con Puter ci sono alcune cose a cui prestare attenzione:
- Anche se è pensato per essere “self-hostable”, richiede comunque risorse e gestione: server, aggiornamenti, backup, sicurezza. Non è semplicemente “installalo e dimenticati”.
- Essendo un progetto open source con tante funzionalità, la curva di apprendimento può essere più alta rispetto a usare un servizio commerciale pronto all’uso.
- L’ecosistema probabilmente non è ancora al livello di maturità di grandi servizi commerciali (supporto, plugin, comunità vastissima) — ma ha una comunità attiva.
- Bisogna considerare la sicurezza: se lo stai esponendo su Internet, devi gestire bene autenticazione, aggiornamenti, configurazioni sicure.